SHIATSU
Lo Shiatsu, arte di origine giapponese, è un modo di curare scientifico che si ispira alla teoria dei punti vitali. E’ una tecnica di digitopressione (shi-atsu) intermedia tra agopuntura e terapie meccanizzate della medicina occidentale. Lo Shiatsu cura l’uomo nella sua unicità poiché ciascuno di noi è diverso dall’altro.
Si propone di stimolare, con la digitopressione, i poteri auto-terapici di ogni organismo umano, normalizzando le restrizioni della circolazione sanguigna e linfatica di tutto il corpo, causa di ristagno dei liquidi e cattiva ossigenazione dei tessuti.
“Lo Shiatsu è una tecnica manuale basata principalmente sulle pressioni portate con i pollici, le dita, i palmi delle mani, i gomiti, le ginocchia o i piedi.
Una pressione efficace è caratterizzata da cinque fattori che devono sempre essere presenti:
1 – l’uso del giusto strumento di lavoro
2 – una corretta posizione dell’operatore
3 – una corretta individuazione dell’area su cui operare
4 – l’attenzione dell’operatore
5 – tre fasi pressorie: ingresso, stasi, uscita
Questo permette, contattando il suo livello energetico più profondo e quindi tutti gli aspetti della sua realtà, di risvegliare nel ricevente la sua forza di autoguarigione. Nella medicina tradizionale cinese (MTC) psiche e soma non sono mai stati divisi e questo rappresenta una delle fondamentali differenze con la medicina occidentale.
Indicazioni terapeutiche:
Forme artrosiche (ex: colonna, lombalgie, lombasciatalgie, torcicollo)
Malformazioni della colonna (scoliosi, cifosi, cifoscoliosi, lordosi)
Neuriti, nevriti e nevralgie Spasmo muscolare ed astenia muscolare
Forme post-traumatiche e post-operatorie ad interessamento articolare e/o muscolare
Distonie neurovegetative (somatizzazioni respiratorie, gastroenteriche, ecc.)
Ansia ed insonnia Cellulite
Effetti generali:
Distensione psicologica dovuta a liberazione di neurotrasmettitori
Rilassamento delle contratture muscolari
Senso di tonicità tessutale dovuto al miglioramento della circolazione locale
Liberazione di torpore e da rigidità articolare dovuta all’azione locale
Azione antiflogistica dovuta alla liberazione di ACTH ed ai neurotrasmettitori
Riequilibrio generale dovuto al ristabilimento dei ritmi dei sistemi neuroendocrino-immunologici Stimolazione della circolazione dei liquidi organici